Mi presento...

La mia carriera artistica è iniziata a Firenze negli anni 70, con collettive e personali, tra le quali ricordo in modo particolare la mia prima Mostra nella  Galleria S. Jacopo, affacciata sul l’ Arno , vicino al Ponte Vecchio.                                                                                                                                                                                  Ho esposto successivamente in varie manifestazioni (Volterra in Cornice, Pinocchio Mondiale, Fiorgen Arte Lucca , collettiva per asta benefica della Fondazione AR,No, presso la Capannina d e la Versiliana di Forte dei Marmi)) e  attraverso le  varie Associazioni delle quali faccio parte, tra le quali l’Antica Compagnia del Paiolo, Simultanea Spazi d’Arte e Gadarte.                                                                                                 Mostre personali nelle sedi Comunali  con i patrocini di Campi Bisenzio, Signa e Pontassieve.               Tra le altre, le recenti allo storico Caffè Le Giubbe Rosse di Firenze e al Museo Guidi di Forte dei Marmi. Numerosi i premi e i riconoscimenti. Opere in mostra permanente presso le Giubbe Rosse, il Telesia Museum ed il Comune di Pontassieve.
Svolgo il mio lavoro in studio  presso Campi Bisenzio, Signa e Marina di Pietrasanta.

“Dinamica e vitalistica è la pittura di Anna Maria Maremmi, scorrevole nel colore che costruisce lo spazio delineando vigorose immagini in movimento, fra luci e vaporose rifrazioni, con un avvertibile senso di libertà “.    
Viareggio - Mostra Hotel Esplanade - novembre 2013      Federico Napoli

“…Nel suo multiforme spartito espressivo, in cui più spesso ricorrono come principali protagonisti figure muliebri ed equine e scenografiche visioni della natura, appare costante la vocazione a suscitare un magico dialogo tra materialità ed immaterialità. “                                                                                                                                    
Mostra “Momenti” Pontassieve - aprile 2014       Roberta Fiorini
“Ne “Il Silenzio e le Visioni” di Annamaria Maremmi, c'è sempre l'intenzione, ottimamente e pittoricamente concretata, di isolarsi mentalmente per aprire il proprio scrigno magico dove porre – di volta in volta – autonomi accenti lirici, sogni e attese, racconti/incontri interpretati e portati in essere con dolce fluente e forte forma cromatica.La sua testimonianza ci consente di lodarne le già note doti, tra cui c'è quella del saper comunicare, nel senso che sa unire il già visto/pensato/vissuto al presente, proiettandosi in un oltre misterioso e avvincente...”.
- Museo Ugo Guidi - Forte dei Marmi - giugno 2014        Lodovico Gierut

 

Firenze: Annamaria Maremmi protagonista al “Caffè Principe”

Il Caffè Principe di Firenze ospita dal 28 novembre 2014 al 16 gennaio 2015 una mostra della pittrice Annamaria Maremmi.
L’ artista, ben nota in ambito culturale, dopo numerose personali svoltesi in prestigiosi ambienti e svariate manifestazioni nell’arco di questi ultimi anni – Caffè Storico-Letterario “Le Giubbe Rosse” di Firenze (2012), Biblioteca Comunale di Pontassieve, Museo Guidi di Forte dei Marmi (2014) – si presenta di nuovo al pubblico fiorentino con alcune tra le recenti opere pittoriche e in un luogo ben noto, dove da anni stanno esponendo seri e famosi artisti.
Apparsa spesso nelle nostre trasmissioni “Incontri con l’Arte” a cura di Fabrizio Borghini per Toscana TV, nell'occasione propone soprattutto dipinti connessi alla sua tematica preferita: “il cavallo” , in movimento, quasi “umanizzato” spesso accostato a figure femminili  e sfondi con scenografiche visioni della natura.
Di lei possiamo ricordare, tra i tanti scritti – qualificati, di storici e di critici d'arte, di poeti e di giornalisti... – quello di Roberta Fiorini, che l’ha presentata in varie occasioni, come pure un altro, di Lodovico Gierut, che ultimamente l’ha seguita nella recentissima mostra in Versilia.
Mentre Roberta Fiorini ha sottolineato a Pontassieve che “... Nel suo multiforme spartito espressivoappare costante la vocazione a suscitare un magico dialogo tra materialità ed immaterialità”, Lodovico Gierut ha testualmente affermato che “Ne “Il Silenzio e le Visioni” di Annamaria Maremmi c'è sempre l'intenzione, ottimamente e pittoricamente concretata, di isolarsi mentalmente per aprire il proprio scrigno magico dove porre – di volta in volta – autonomi accenti lirici, sogni e attese, racconti/incontri interpretati e portati in essere con dolce fluente e forte forma cromatica
Siamo sicuri che i collezionisti più preparati e sensibili – come il gran pubblico – saprà apprezzarla per la validità di un impegno costante in cui la cosiddetta “ricerca” ha un rilevante, positivo e costante ruolo.


Il Caffè Principe è a FIRENZE, Viale Matteotti, 17/19 r - Tel. 055 579129

 “Annamaria Maremmi. Un percorso di ricerca”

Cercare, ricercare, andare avanti...

Nel corso di vari colloqui con Annamaria Maremmi e leggendone l’Opera (peraltro già ben analizzata da altri storici e critici d’arte, giornalisti e poeti...), sono giunto alla conclusione che il suo percorso variato ma coerente, nelle varie fasi tematicamente e in parte tecnicamente succedutesi negli anni, è cucito assieme sia da un equilibrato segno grafico, sia dalla scelta, fase dopo fase, da cromatismi tali da svelarne l’alternanza di emozioni e di sensazioni dell’iter vitale.

Il suo linguaggio – vuoi che affronti e metta in essere la figura femminile o l’animale (mi riferisco più che altro alle serie dei cavalli, come alle recentissime connesse ad altri, domestici, come i cani e i gatti), ai fiori ai paesaggi – non è discontinuo né frammentario ma significativo ed eloquente, autonomo e coerente.

E’ come se non riuscisse a fermarsi.

Chi in questo momento legge, potrà non essere della mia stessa idea, ma sono arrivato a tale conclusione dopo averne guardato con attenzione la concatenazione espressiva temporale.

Il viaggio di Annamaria Maremmi è dunque definibile come una ricerca continua facente parte – come non dirlo? – del mistero per cui chi di sé dà agli altri, contribuisce a colmare un vuoto.

Forse è per questo che ancora una volta (non riesco a togliermela dalla mente...), ne accosto l’impegno a una lirica titolata “L’arte” (1):

“Arte

sorreggi

la solitudine

dell’Uomo

e

traccia comete

nel cammino effimero”.

Uno dopo l’altro sfoglio gli oli, gli acrilici, i pastelli, i carboncini della brava artista romana (ma toscana di adozione) ed ecco che viene alla luce un pullulare fluido, quasi ritmico, d’un figurativo concretizzato senza incertezze e privo di eccessi.

Sì, è una pittrice veramente da ammirare e da seguire con attenzione e gran rispetto...”.

 

Marina di Pietrasanta, 6 marzo 2014.

 

Lodovico Gierut

 

(1). Marta Gierut, Il volto e la maschera, poesie e opere, Editoriale Giorgio Mondadori, Milano 2012.

 

 

 

Formatasi nel solco della miglior tradizione figurativa Annamaria Maremmi è un'artista sempre in progress, volta alla sperimentazione delle potenzialità che il disegno e il colore possono offrirle nella corrispondenza ai propri diversi stati emozionali. Ciò le consente di percorrere tanto la via di una ritrattistica dal sapiente e caldo realismo quanto le personali tematiche di una figuratività suggestivamente onirica nella quale conduce la materia pittorica a farsi al tempo stesso atmosferica, di sfumati e bagliori di luce, e di marcata intensità cromatica, di stesura impulsiva e gestuale.
Nel suo multiforme spartito espressivo, in cui più spesso ricorrono come principali protagonisti figure muliebri ed equine e scenografiche visioni della natura, appare costante la vocazione a suscitare un magico dialogo tra materialità ed immaterialità.

A questo suo naturale intento ancor più risultano corrispondere ed ispirarsi i suoi più recenti spartiti visivi: tele “impaginate” come fossero grafica, trasposte su carta, e nelle quali l'artista sembra procedere quasi a togliere la materia pittorica procedendo per trasparenze e sottrazioni e dove la luce, suo “numero guida”, traccia scie di espansione ed evanescenza della forma - del soggetto figurale - nello spazio, poetico e fisico, del quadro. Ed è proprio in questa continua ricerca che Annamaria appare capace al tempo stesso di assecondare la propria distintiva, caratteriale - e perciò autentica - 'indole indomita', e dunque mai paga di una felice 'maniera', e di salvare - sempre coerente - la propria 'cifra personale'.  Roberta Fiorini

 ESCAPE='HTML'

 Evento del 12 aprile 2014 organizzato da ARNo (Associazione per la Ricerca Neurologica) c/o La Capannina, Forte dei Marmi

 

Comitato Archivio artistico-documentario Gierut

-in memoria di Marta Gierut-

www.gierut.it

 

La presente per comunicare ad amici e a conoscenti del Comitato Archivio artistico-documentario Gierut che sabato 12 aprile 2014 si svolgerà a Forte di Marmi l’evento benefico organizzato da ARNo (Associazione per la Ricerca Neurologica)“Arno. Artisti per la Ricerca” – con “Cena per la ricerca e la solidarietà” nei locali de “La Capannina”-Viale della Repubblica n°16. ore 20,30.

 

Saranno esposte Opere dei seguenti Artisti, finalizzate alla raccolta di fondi per i fini di ARNo:

Ernesto Altemura, Maurizio Baccili, Antonio Barberi, Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi, Lino Benedetti, Pierfranco Benesperi, Rossana Biagi, Alberto Bongini, Luciano Bonuccelli, Ethel Bustamante, Giancarlo Cannas, Mauro Capitani, Angela Careggio, Gianni Carretti, Rita Casaroli, Anna Chromy, Girolamo Ciulla, Primo Conti, Ferdinando Coppola, Vittorio Cusatelli, Slava Denčič, Marco Dolfi, Gianni Dova, Alfredo Fabbri, Massimo Facheris, Luigi Falai, Silvana Franco, Gianpiero Frediani, Maria Gamundì, Gian Paolo Giovannetti, Paolo Giusti, Ugo Guidi, Amedeo Lanci, Paolo Lapi, Grazia Leoncini, Fausto Maria Liberatore, Riccardo Luchini, Renzo Maggi, Marco Manzella, Annamaria Maremmi, Roberto Mari, Liliana Marsili, Antonio Giovanni Mellone, Milena Moriani, Mara Moschini, Giacomo Mozzi, Tito Mucci, Bruna Nizzola, Eugenio Pardini, Pierluigi Paviola (Pigi), Simone Rossi, Gabriele Rovai, Marcello Scarselli, Leopoldo Stefani,  Ernesto Treccani, Giancarlo Vaccarezza, Gabriele Vicari e Roberto Paglianti.

*

L’ARNo (Associazione per la Ricerca Neurologica) nasce nel 1986 a Pisa da un gruppo di volontari con lo scopo di promuovere lo sviluppo ed il progresso della ricerca biomedica e sanitaria per lo sviluppo degli studi nel campo della Neurologia e delle Neuroscienze.


Attività svolte dall’Associazione:
(a) Promozione dell’informazione medica e scientifica per quanto riguarda le malattie neurologiche;
(b) Sostegno alla ricerca scientifica ed agli studi nel campo delle Neuroscienze;
(c) Istituzione di borse di studio per giovani ricercatori.

 

Concorso Caran d'Ache - "L'antico centro della città da secolare squallore a vita nuova restituito"

III classificata

 ESCAPE='HTML'
Testo